Il mal di testa è un disturbo che interessa tutti in modo più o meno frequente e la soluzione potrebbe essere il tuo dentista. Una delle cause delle cefalee fa riferimento a una possibile malocclusione con relative anomalie dell’articolazione temporo-mandibolare.
Ecco come riconoscere le cefalee da masticazione attraverso i sintomi e come curarle nel tuo studio odontoiatrico.
Le cefalee da masticazione
Le cefalee possono dipendere anche da una masticazione scorretta e che provoca non solo mal di testa, ma interessa altre strutture muscolo-scheletriche del cranio e della schiena, fino a interessare l’intera postura.
Una masticazione errata comporta la mancanza di contatti e di allineamento delle arcate, quindi anche una cattiva chiusura e uno spostamento millimetro, che interessa l’osso mandibolare, mascellare e temporale.
Lo stesso scostamento può andare in diverse direzioni: laterale, posteriore, anteriore o trasversale.
Questi movimenti creano un generale affaticamento non solo dell’articolazione, ma anche dei muscoli facciali e cranici coinvolti, che negli anni possono anche portare a leggere asimmetrie del viso e a frequenti cefalee, con dolori localizzati alle tempie, alla nuca e che possono interessare anche quelli cervicali e della schiena.
Altri sintomi per capire se si tratta di cefalee legate ai problemi della masticazione si riferiscono alla comparsa del bruxismo, cioè la tendenza a digrignare i denti in particolare durante la notte, quando è difficile rendersene conto.
Il problema si può manifestare anche durante il giorno e questo porta all’usura dei denti e a una tensione prolungata.
In alcuni casi si possono verificare blocchi della mandibola quando sbadigli o potresti avvertire scatti e “scricchiolii” mentre stai mangiando.
Devi anche tenere presente che vicino alla stessa articolazione della mandibola c’è l’osso ioide, che funge da raccordo con la struttura muscolo-scheletrica dell’atlante e della schiena.
Ecco per quale motivo quando si verifica un simile squilibrio che parte da una masticazione errata, può ripercuotersi sull’intera postura e provocare dolori anche in altre sedi.
Cosa provoca una masticazione errata
L’odontoiatra si accorge facilmente di un problema di masticazione, non solo all’esame obiettivo notando la forma dei denti sui quali potrebbe aver agito il fenomeno del bruxismo, ma anche perché tu stesso potresti lamentare il fatto di non aver ancora trovato una soluzione al tuo mal di testa.
Altre cause che sono alla base di una masticazione errata riguardano la trascuratezza dell’igiene dentale, quindi della carie che causa nel tempo la perdita dei denti come la parodontite.
Per questo è necessario l’intervento con l’implantologia per rimpiazzare gli elementi perduti.
Potresti anche avere otturazioni vecchie o eseguite in modo scorretto, o capsule che hanno una posizione anomala fino alle stesse protesi dentali inadatte.
Ci sono casi in cui anche la zona radicolare, in particolare dei denti del giudizio, porta a un’infiammazione del nervo trigemino con una cefalea che non scompare assumendo i normali analgesici.
La soluzione ultima è l’estrazione di questi molari che possono influenzare negativamente la masticazione, quando emersi.
Diventano, infatti, ingombranti rispetto alla disposizione degli altri elementi dentari, provocando una spinta in avanti degli stessi, nell’arcata superiore o inferiore oppure su entrambi.
Combattere le cefalee da masticazione è sempre compito dello specialista odontoiatrico, che può mettere in campo tutte le tecniche e gli strumenti per eliminare la causa.
Il ruolo dello gnatologo per le cefalee da masticazione
Lo specialista odontoiatrico più indicato per risolvere il mal di testa da masticazione è lo gnatologo.
L’obiettivo sarà correggere la scorretta occlusione e consigliarti la migliore soluzione.
Verificherà se hai difetti di postura, dolori e fastidi anche a schiena, spalle, gambe e, se necessario, interverrà sull’altezza stessa dei denti.
Questo ti servirà per ridurre lo spostamento riscontrato e per ampliare lo spazio di contatto tra arcata superiore e inferiore, quindi tra le ossa mascellare e mandibolare.
A tale scopo, specie se soffri di bruxismo, potrebbe consigliarti un dispositivo correttivo come il bite.
Si tratta di un apparecchio ortodontico composto di resina trasparente, che va indossato continuativamente anche di notte per il periodo necessario a ottenere risultati ottimali.
Non è solo utile a evitare il contatto scorretto tra i denti delle arcate, ma può rieducare la posizione dell’osso mandibolare e quella della muscolatura correlata. Agisce, dunque, migliorando nel tempo, che è soggettivo, le strutture coinvolte.
In tal modo i muscoli della masticazione tendono a rilassarsi e a serrare di meno il cibo e la stessa chiusura della bocca.
I benefici si ripercuotono anche sui denti, che non saranno più sottoposti a un consumo da strofinamento e sul parodonto, che non sarà soggetto a eccessive sollecitazioni degli alveoli dentati, che garantiscono la stabilità dei denti stesi.
Il bite sarà adattato progressivamente alle modificazioni raggiunte.
In questo processo correttivo l’odontotecnico creerà un dispositivo personalizzato in base all’impronta presa dal dentista, esattamente come accade per una protesi.