Se desideri rendere il tuo sorriso irresistibile e comunicativo, il modo più efficace per riuscirci è con lo sbiancamento dentale, che è in grado di migliorare il tuo aspetto rimuovendo gli effetti poco estetici lasciati dalle abitudini alimentari quotidiane, (caffè, tè, fumo e vino rosso), oltre a una igiene orale frettolosa e superficiale; anche l’invecchiamento e l’uso di antibiotici possono portare alla formazione di queste alterazioni. Vediamo insieme in cosa consiste questa tecnica.
Cos’è lo sbiancamento dentale
È una procedura, la cui invasività dipende dal metodo di trattamento che è stato deciso dal tuo dentista valutando il livello dell’alterazione e al tuo stato di salute, che può trattare le due tipologie di macchie che si possono formare: intrinseche ed estrinseche. Le prime sono quelle assimilate alla stessa struttura del dente e hanno bisogno di una versione più aggressiva della terapia; le seconde sono trattabili con due tipi di sbiancamento dentale più leggeri.
Sbiancamento alla poltrona
Viene effettuato presso lo studio del dentista e permette di correggere, in genere con tre o quattro sedute da mezz’ora l’una, la variazione di colore dei denti, sia quelli vitali sia quelli devitalizzati. Viene effettuata dal professionista con prodotti a base di perossido di idrogeno o di carbammide, la cui funzione viene attivata per mezzo di fasci di luce particolare, calore o laser.
Sbiancamento domiciliare
Pur essendo una terapia che puoi eseguire comodamente a casa tua, devi sempre e comunque essere sotto la guida del dentista. Questa procedura consente di effettuare lo sbiancamento dei denti grazie ad alcune mascherine trasparenti, che contengono l’agente sbiancante, nella maggioranza dei casi un gel al perossido di carbammide, che dovranno essere posizionate su ambedue le arcate dentarie. Il periodo di utilizzo di questi strumenti e la relativa tempistica di applicazione variano a seconda della gravità dell’alterazione, e sono parametri che può stabilire esclusivamente l’odontoiatra che ti ha in cura.
Come funziona lo sbiancamento dei denti
Per assicurare l’efficacia della terapia, intesa come risultato finale e relativa durata, il dentista agirà con delle operazioni che copriranno l’intero ciclo di intervento.
Preparazione al trattamento dello sbiancamento dentale
Questa rappresenta la prima fase dello sbiancamento dentale, e viene realizzata con le seguenti azioni:
- valutazione dello stato dentale: è una procedura necessaria per stimare lo stato di salute dei denti. L’esame mira a verificare se sono presenti patologie dentali come carie, tartaro, placca batterica o simili, prima di sottoporsi allo sbiancamento;
- pulizia dei denti: al fine di rendere più efficace il trattamento, il dentista o l’igienista dentale provvederanno a eliminare i possibili depositi di sostanze estranee come tartaro e placca dentale.
Rischi e controindicazioni
In genere, lo sbiancamento dei denti, ammesso che sia eseguito in modo corretto dal dentista, o sotto la sua supervisione, non presenta pericoli o controindicazioni di particolare gravità. Tuttavia, se tale trattamento non viene effettuato con la dovuta perizia e competenza, oppure realizzato con una frequenza eccessiva, possono insorgere manifestazioni dolorose legate alla sensibilità ai denti o all’infiammazione delle gengive. Per ridurre la probabilità che si verifichino, dovrai seguire attentamente i suggerimenti dell’odontoiatra.
Nonostante lo sbiancamento dentale sia una procedura sicura, esistono casi in cui viene sconsigliato: ad esempio, in caso di provata allergia agli agenti sbiancanti; anche gli individui sotto i 14 anni, le donne in stato di gravidanza o in allattamento dovrebbero evitare di sottoporsi alla terapia.
Cura post-sbiancamento dentale
Un’altra fase, di pari importanza come l’intervento stesso, è il periodo che segue la procedura, con i comportamenti da tenere o da evitare per rendere duraturo l’effetto estetico raggiunto e quindi mantenere il tuo sorriso bianco e luminoso. Questi suggerimenti sono:
- lavati i denti due volte al giorno con un dentifricio con componenti non aggressivi;
- evita l’assunzione, o limitane il consumo, di cibi o bevande in grado di macchiare lo smalto (caffè, tè, vino rosso e cibi colorati) e di fumare, risciacquando in modo accurato la bocca se non è stato possibile evitarli;
- usa il filo interdentale giornalmente;
- visita regolarmente il tuo dentista per controlli e pulizie.
Ma il consiglio principale è di prestare la massima attenzione nel seguire i suggerimenti del dentista, compresa la cadenza dei richiami, che non devono avere una frequenza eccessiva per evitare di danneggiare lo smalto. Di norma, l’intervallo consigliato fra un intervento e l’altro è di circa 12 mesi, ma è l’opinione del dentista che, valutando lo stato dei denti, deciderà come personalizzare l’intero ciclo.
Se quindi desideri sottoporti a questo trattamento, rivolgiti con fiducia al dentista, che saprà offrirti la migliore soluzione per ridare brillantezza e luminosità al tuo sorriso.