Quante volte hai sentito parlare del collegamento tra bruxismo e disfunzione dell’ATM ma non hai mai avuto l’opportunità di approfondire l’argomento perché pensi di soffrirne; conoscere i sintomi e le conseguenze è un buon inizio per intraprendere un percorso riabilitativo che ti restituisca la qualità della vita che meriti.
Per farti comprendere meglio come questi due disturbi sono collegati, vediamo cosa sono, le loro cause e le possibili terapie di questi due disturbi.
Il bruxismo: cos’è e cause
Con il termine bruxismo si intende l’attitudine a digrignare o serrare i denti in modo anomalo e ciò può accadere sia quando sei sveglio sia mentre dormi.
Nel primo caso è opinione degli esperti che essa sia dovuta a fattori psicologici quali ansia, depressione e stress, al pari dell’onicofagia, l’abitudine di mangiarsi le unghie e del mordersi la lingua altre forme del medesimo disagio.
Nel secondo, gli studi più recenti come quello risalente al 2005 dell’American Academy of Sleep Medicine e quello pubblicato sulla rivista scientifica Nature del 28 settembre 2018 dai dottori H. Beddis, S. Davies e M. Pemberton attestano che la parasonnia, altro nome di questa fattispecie di disturbo, sia legata a un numero più elevato del normale (massimo due volte al minuto) di microinterruzioni e relativi microrisvegli del ciclo del sonno, e che servono al corpo per adeguarsi alle condizioni dell’ambiente.
In ogni caso, gli studiosi non sono ancora riusciti a isolare con esattezza le motivazioni per cui alcuni soggetti digrignano i denti e altri no.
Oltre al russare, che può indicare la presenza del disturbo, potresti anche notare un’anomala usura ai denti, a volte accompagnata da fratture, risvegliandoti tenendoli stretti nonché difficoltà nel movimento dell’articolazione temporo-mandibolare.
Cos’è la disfunzione dell’ATM, le sue cause e i sintomi
La sindrome dell’Articolazione Temporo-Mandibolare, o ATM, è un disturbo che può provocare forti dolori alla mascella e ai relativi muscoli e gli specialisti la suddividono in due categorie, a seconda che la parte interessata siano le articolazioni della mascella o i muscoli masticatori.
I sintomi attribuiti alla DTM, la disfunzione del disturbo già citato, vanno da malesseri come mal di testa, d’orecchie accompagnato a volte da ronzio (tinnito) e facciale; dolori alla mascella e difficoltà ad aprire e chiudere la bocca specie quando mangi, alla malocclusione, con le arcate dentali che non si chiudono normalmente.
A volte puoi anche sentire degli “schiocchi“, tipici rumori collegati a un movimento a scatti dell’intera articolazione e che genera mal di testa e mal di denti.
ATM e bruxismo sono collegati?
Se digrigni i denti o serri la mascella, è probabile che si sviluppino patologie all’articolazione temporo-mandibolare e senza l’intervento di un dentista che faccia una diagnosi corretta e crei una terapia personalizzata per la tua condizione clinica, potresti sviluppare seri problemi a carico dell’intero apparato muscolo-scheletrico facciale.
Sono le caratteristiche del che lo rendono una delle cause se non la principale della DTM (Disfunzione Temporo-Mandibolare), poiché esse sollecitano continuamente le varie parti che ne compongono l’intera articolazione.
Approcci terapeutici al bruxismo
Il dentista che curerà il digrignamento dei denti, per prima cosa cercherà di isolarne le cause, partendo con il determinare il tipo diurno, notturno o entrambi con un’anamnesi approfondita.
Dopo aver analizzato i dati raccolti, effettuerà un esame visivo del cavo orale, delle orecchie e della zona maxillo-facciale per individuare la presenza di disfunzioni già presenti a carico dell’articolazione temporo-mandibolare; qualora dovesse essere necessario, il professionista farà un esame più approfondito con l’ausilio di tecniche come la risonanza magnetica.
Il trattamento che egli ti proporrà per il bruxismo e prevenire la disfunzione dell’ATM dipende quindi dalla sua tipologia: se diurno, ti consiglierà di diminuire, nei limiti del possibile le cause di stress e la loro ampiezza con, ad esempio, sedute di yoga o training autogeno in pratica ti esorterà a imparare a rilassarti; se notturno, a intervenire sull’igiene del sonno, modificando alcune abitudini che influiscono sulla sua qualità, come evitare di bere alcolici, caffeina e mangiare cibi pesanti prima che di andare a dormire, oltre a rendere la tua camera da letto silenziosa, buia e ben areata.
Terapia per affrontare la disfunzione dell’ATM
Qualora la DTM dovesse essere già presente, il tuo dentista ne valuterà la gravità e sceglierà un percorso terapeutico che può andare dall’uso di apparecchi ortodontici per correggere la posizione dei denti o delle arcate fino alla somministrazione di antinfiammatori, passando, se il caso, per sedute di fisioterapia.
Il fai da te non è ammesso
L’intervento di un professionista è necessario poiché i sintomi di ambedue le disfunzioni sono molto simili: frequenti mal di testa, dolore alla mascella, al viso, al collo e alle orecchie con difficoltà ad aprire o chiudere la bocca ed è quindi da escludere una terapia casalinga, proprio per evitare il peggioramento della tua patologia e il dover poi passare a interventi molto più invasivi.