Se hai già effettuato un intervento di implantologia, oppure se sei in procinto di sottoporti ad esso, è bene che tu sappia alla perfezione cosa potrai e non potrai mangiare nel post-operatorio.
Sebbene nel corso degli ultimi decenni le tecniche di implantologia siano migliorate e progredite a tal punto da portare al minimo i traumi chirurgici, comunque non è pensabile che dopo un intervento di chirurgia orale decisamente importante come quello implantologico il paziente ritorni regolarmente a consumare cibi e pietanze che consumava usualmente prima dell’applicazione dell’impianto.
Nel caso in cui, infatti, dovessero rendersi necessari particolari protocolli di chirurgia standard, il paziente potrebbe accusare tipiche sintomatologie post-operatorie quali ematomi, dolore e gonfiore.
In tal caso, la presenza di punti di sutura e ferite chirurgiche potrebbe con alta probabilità costituire un’ulteriore sfida e impedimento per il paziente, dal momento che questi potrebbero accusare difficoltà nella masticazione o si potrebbero verificare episodi spiacevoli come la penetrazione di residui di cibo all’interno delle lesioni.
Ecco, dunque, una guida puntuale dei cibi consentiti dopo l’applicazione di un impianto dentale!
Quali cibi mangiare dopo un intervento di implantologia: quali alimenti evitare e quali prediligere in prima giornata post-operatoria e quale dieta applicare dalla terza giornata in poi
Prima di addentrarci nell’elenco dei cibi da preferire in prima giornata dopo l’intervento, è bene fare un excursus delle indicazioni generali riguardo i cibi da evitare tassativamente.
Anzitutto, come facilmente intuibile, è del tutto sconsigliato l’assunzione di alimenti che possano in qualche modo irritare la mucosa orale e gengivale.
Vi sono, infatti, diversi alimenti che per la loro peculiare composizione molecolare sono caratterizzati da bassissimi livelli di pH: tra gli alimenti acidi sono certamente da annoverare l’aceto, gli agrumi in generale e i limoni.
Anche spezie particolarmente pungenti ed irritanti come il peperoncino e il pepe, essendo per natura piccanti, andrebbero del tutto evitati, sempre al fine di consentire alla mucosa oro-gengivale di avanzare indisturbata nella sua guarigione.
Bene, una volta compreso ciò, una delle regole cardine da seguire fedelmente durante la convalescenza consiste nel prediligere sempre e comunque pietanze cremose, morbide e tiepide: cibi troppo frastagliati e dalle forme appuntite e consistenze diverse, infatti, potrebbero traumatizzare ulteriormente il cavo orale, senza considerare il fatto che anche i muscoli masticatori, per ovvi motivi, non saranno nell’optimum di funzione.
Una volta messi a fuoco questi due aspetti principali, l’unica strada da seguire consiste sempre nel propendere per una dieta equilibrata e variegata dal punto di vista nutrizionale, che sia compatibile e confacente al quadro clinico di proprio interesse (valutare altre patologie).
Il momento certamente più delicato sarà il primo giorno di post-operatorio, ma se affrontato con il giusto stato d’animo e con la giusta accortezza all’alimentazione non impedirà in alcun modo di godere di tutti i pasti durante la giornata.
Per esempio, non occorre assolutamente rinunciare ad un’ottima colazione al mattino: generalmente, infatti, è consigliabile far colazione con un tè o un cappuccino che non siano bollenti (quindi tiepidi), e accompagnare con dei biscotti adeguatamente inzuppati.
Sono altresì consigliabili purea di frutta (privata dei semi) e yogurt a temperatura ambiente (assicurarsi di toglierlo qualche minuto prima dal frigorifero).
Dal momento che la caratteristica principale che una pietanza deve possedere è la morbidezza, vien da sé che per il pranzo il piatto che più rispetta tale esigenza è la vellutata di verdure, ma qualora foste desiderosi di non privarvi del tutto della consistenza degli alimenti la scelta che è maggiormente consigliabile è quella di portare a bollore le verdure non filamentose (per esempio i funghi champignon, la zucca, i broccoli, le zucchine, il cavolo) e consumarle una volta arrivate a temperatura ambiente (o comunque raffreddate).
Per implementare un corretto apporto proteico, inoltre, è consigliabile il consumo di omelette, pesce bollito o formaggio morbido.
Dal terzo giorno post-operatorio si inizierà a scorgere la luce in fondo al tunnel: dopo le 72 h, infatti, il processo di guarigione sarà a buon punto e la maggior parte delle ferite si risolveranno di qui a breve.
È, dunque, possibile d’ora in avanti tornare pian piano ad implementare la pasta, stando ovviamente attenti a cuocerla bene, e il macinato di carne.
Dopo circa sette giorni dall’impianto dentale, è possibile finalmente tornare al regime alimentare preferito prima dell’intervento, assicurandosi comunque di non consumare cibi troppo duri per almeno altri due mesi, tempo necessario affinché si completi il processo di osteointegrazione.
Ricapitolazione del regime da seguire dopo impianto dentale
Sintetizzando quanto riportato sopra, dovrete:
- Seguire un regime alimentare equilibrato, implementando tutti i nutrienti;
- Evitare cibi duri, freddi, caldi, piccanti, acidi e granulosi per le prime 72 ore;
- Introdurre nuovamente pasta ben cotta e macinato di carne alle 72 ore;
- Tornare alla dieta regolare dopo sette giorni;
- Non consumare cibi troppo duri per i due mesi che seguono l’impianto dentale.
Non esitate a contattarci per qualsiasi dubbio a seguito di un intervento di implantologia.