Gengivite: sintomi, cause e trattamenti efficaci

Gengivite, tutto quello che devi da conoscere

La gengivite è una patologia dentale innescata soprattutto da una cattiva igiene orale e da una serie di fattori di rischio. Vediamo quali sono i sintomi, i trattamenti più efficaci e come prevenirla anche a casa.

Gengivite, cos’è

La gengivite è una comune infiammazione delle gengive di cui soffrono una percentuale rilevante di italiani. Si stima che almeno 6 italiani su 10 ne soffrono. Tuttavia non devi sottovalutarla perché potrebbe comportare problemi piuttosto gravi tra cui la perdita del dente.

Per evitare questi disagi devi portare avanti un’azione preventiva e rivolgerti a uno studio dentistico professionale per sottoporti a cure mirate per contrastare in poco tempo l’infiammazione.

I sintomi

Ci sono sintomi e segnali inconfutabili che dovrebbero far scattare un campanello di allarme. Se ti accorgi della presenza di tracce di sangue nella schiuma del dentifricio quando ti lavi i denti oppure di piccole macchioline rosse quando mordi una mela e qualsiasi altro alimento dalla consistenza simile, molto probabilmente sei alle prese con un’infiammazione della gengive ossia una gengivite.

Questi sono soltanto alcuni dei sintomi tipici di questa condizione patologica. Se non ti rivolgi immediatamente a un dentista, la situazione potrebbe peggiorare con l’insorgere di ulteriori sintomi.

Inoltre, le gengive appaiono gonfie, dolenti e arrossate. Una ulteriore conseguenze di un mancato trattamento tempestivo è l’alitosi, ossia un cattivo e persistente odore che riguarda tutta la cavità orale.

Se la situazione dovesse persistere allora molto probabilmente si arriverà alla perdita del dente. Da sottolineare che a volte alcuni sintomi potrebbero non essere così evidenti. Questo è il caso dei fumatori. Infatti, è noto che il fumo ha la capacità di limitare l’afflusso di sangue alle gengive e, quindi, evita di ritrovarsi con macchie rosse sul cibo appena morso e sul dentifricio. Dunque se sei un fumatore poni particolare attenzione alla cura dei tuoi denti e tieni sotto controllo le gengive. C’è poi da considerare una forma cronica di gengivite che comporta ugualmente l’arrossamento e il gonfiore ma, in maniera spontanea, questi sintomi scompaiono perché le gengive si ritirano. A lungo andare ti ritroverai con denti che si allungano sempre di più in ragione di una conseguente recessione gengivale.

Cause

Ma come si forma la gengivite? La principale causa è una poco efficace igiene orale a casa. Quando non si utilizza correttamente il dentifricio oppure il collutorio, è alta la probabilità che residui di cibo possano inserirsi tra i denti e in qualsiasi altra zona della cavità orale.

Questo comporta i presupposti ideali per la formazione della placca dentaria e quindi del tartaro, ossia i due principali responsabili delle carie.

Ci si rende conto immediatamente della situazione perché lo smalto dentale è ricoperto da una pellicola di colore giallastro. In questa pellicola ci sono batteri che si moltiplicano costantemente e soprattutto rilasciano tossine che hanno la capacità, purtroppo, di danneggiare il tessuto gengivale e di comportare le relative infiammazioni.

Un classico errore che si commette non appena si avverte un po’ di dolore e di gonfiore nelle gengive, è quello di smettere di spazzolare i denti. Infatti, è essenziale andare avanti in maniera efficace con l’attività di igiene orale per cercare di rimuovere quanti più batteri possibili per contrastare efficacemente prima l’infiammazione e poi i principali sintomi che sono il sanguinamento e il dolore.

Se questa situazione dovesse persistere nel tempo, la placca diventerebbe sempre più dura e si trasformerebbe in tartaro. Il passo successivo è quello di dar vita alla parodontite altrimenti conosciuta con il termine piorrea. Questa è una condizione che può comportare la perdita del dente.

I fattori di rischio della gengivite

Non sempre la cattiva gestione dell’igiene orale è sufficiente per dar vita alla gengivite. Ci sono dei fattori di rischio che aumentano la tua predisposizione verso questa condizione patologica. In particolare, la gengivite può manifestarsi più semplicemente se sei affetto di diabete oppure sei un incallito fumatore.

Ci sono poi una serie di cattive abitudini alimentari che ti rendono particolarmente sensibile a partire dall’eccessivo consumo di alcol, dolci e bibite zuccherate.

Devi fare molta attenzione, soprattutto durante il periodo di gravidanza perché il sistema immunitario risulta indebolito e le variazioni che si stanno palesando nel tuo corpo prevedono anche questo ulteriore rischio.

Trattamenti

Per evitare tutti i disagi e i problemi connessi alla gengivite puoi portare avanti un’azione preventiva efficace che inizia a casa con la corretta gestione dell’igiene orale.

A questa buona abitudine, da ripetere almeno due volte al giorno per circa 150 secondi, va abbinata una seduta professionale di igiene orale ogni 6 mesi presso lo studio dentistico per rimuovere completamente ogni residuo di cibo e placca.

Il dentista utilizza strumentazioni adeguate per rimuovere il tartaro e ripulire i denti in tutti gli interstizi. L’obiettivo è di evitare che nuovi germi possano presentarsi nella tua bocca e infiammare ulteriormente le gengive. Inoltre, il dentista usa un efficace gel antinfiammatorio e antibatterico.

Peraltro, se la situazione dovesse essere particolarmente complessa potrebbe anche prendere in considerazione l’idea di somministrare un antibiotico. Dopo aver pulito ogni dente eliminando placca e tartaro, può essere applicata una vernice protettiva che mette al riparo lo smalto.

A casa, oltre a prevedere almeno due volte al giorno la pulizia dei denti con uno spazzolino adeguato che va cambiato ogni tre mesi, puoi ulteriormente migliorare la prevenzione usando il filo interdentale oppure un raschietto per pulire la lingua.