La sterilizzazione degli strumenti e la sicurezza dei nostri pazienti nello studio odontoiatrico
La sterilizzazione degli strumenti nel nostro studio odontoiatrico è una sicurezza per i nostri pazienti e anche per gli operatori e i medici stessi, dall’igienista dentale fino all’odontoiatra.
Riteniamo sia giusto e proficuo che proprio tu, che sei un nostro paziente o lo diventerai, sappia in cosa consiste la sterilizzazione, quali sono le procedure e quali macchinari specifici vengono usati.
Si tratta di dare una garanzia fondamentale contro la contaminazione di oggetti di uso sensibile che possono potenzialmente essere al centro della trasmissione di virus, batteri, funghi e germi di varia natura.
Nel nostro studio dentistico il processo di sterilizzazione impegna operatori professionali specificatamente addetti alle operazioni che vanno dalla raccolta al termine di ogni seduta, fino allo stoccaggio, quando tutti gli strumenti vengono riposti nuovamente negli scomparti per essere utilizzati sui pazienti.
Tra questi 2 passaggi ve ne sono altri che consistono nella decontaminazione, nel lavaggio, nella disinfezione in ultimo nell’imbustamento per l’inserimento nell’autoclave.
Questo processo avviene tutti i giorni per ogni singolo strumento che deve essere riutilizzato e quindi per ogni paziente. Tutta l’operazione occupa circa il 20% del tempo di lavoro di un operatore addetto alle pratiche igienico-sanitarie.
Lo studio di un odontoiatra è per certi versi paragonabile a una sala operatoria da mantenere in condizioni sterili per la tutela della salute dei pazienti.
Quali sono gli strumenti da sterilizzare?
Nello studio odontoiatrico si utilizzano strumenti usa e getta, che quindi hanno un uso monopaziente, come avviene per esempio per i guanti in lattice, per gli aghi dell’anestesia o per le mascherine.
Molti altri strumenti dello studio al contrario vengono ricondizionati in quanto fanno parte del “corredo” indispensabile di un dentista e hanno anche un costo molto elevato.
Tra questi ci sono le pinze, le courette, gli utensili elettrici come il trapano o quelli di uso manuale e molti altri.
Sono proprio questi che devono essere sottoposti per legge al processo di sterilizzazione in quanto, come saprai, vengono a contatto diretto con i liquidi organici di ogni paziente, con i tessuti duri e molli e con aree contaminate dai batteri.
Gli strumenti sterilizzati sottoposti a i passaggi sopra elencati evitano che ci sia la trasmissione di infezioni e quindi offrono la garanzia di operare in completa sicurezza.
Come si svolge la sterilizzazione degli strumenti nello studio odontoiatrico
Come accennato ci sono diversi passaggi da rispettare per completare la sterilizzazione degli strumenti per la sicurezza dei nostri pazienti.
La raccolta consiste nel recuperare gli stessi strumenti utilizzati nella zona di lavoro, rigorosamente con guanti protettivi, ed effettuare un primo lavaggio decontaminante, quindi vengono immersi in una vasca ad ultrasuoni con liquido disinfettante, dove avviene la rimozione profonda di ogni traccia di contaminazione.
Questo è possibile grazie a un potente disinfettante che agisce su un ampia gamma di microorganismi che potrebbero provocare malattie come i Batteri (anche quelli più resistenti quali gli sporigeni), i Virus (HBV, HCV, HIV, Coronavirus per citarne alcuni), i funghi e altri parassiti.
Si procede quindi all’asciugatura e all’imbustamento in vista del passaggio nell’autoclave.
Si tratta di buste speciali che vengono chiuse ermeticamente e che hanno un sistema di verifica dell’avvenuta sterilizzazione con un’apposita striscia che cambia colore.
Ogni singolo strumento viene quindi inserito nel vano dell’autoclave che è un macchinario all’avanguardia e rispettoso degli standard di qualità. Qui si sterilizza tutto a una temperatura di 134° per circa 15 minuti con una pressione a 2 atmosfere, eliminando qualsiasi microorganismo presente. Il ciclo all’interno dell’autoclave può variare a seconda delle esigenze e lo stesso macchinario è sottoposto ogni giorno a diversi cicli di test/controllo per testarne il perfetto funzionamento. Inoltre il macchinario viene per legge periodicamente revisionato.
La quantità e i cicli di sterilizzazione dipendono naturalmente dal volume di lavoro che deve sostenere lo studio odontoiatrico.
Infine, gli strumenti vengono stoccati e sulle buste è apposta la data in cui è avvenuto il processo completo.
Da qui potranno essere di nuovo utilizzati per gli altri pazienti nella più completa sicurezza e nell’assenza di qualsivoglia contaminazione.
È chiaro che con ogni paziente intendiamo stabilire un rapporto di fiducia che possa durare nel tempo e siamo a disposizione per qualsiasi dubbio o informazione in merito alle procedure e ai macchinari utilizzati nel rispetto delle normative vigenti igienico-sanitarie.